Succede che
nel girare il cucchiaino del caffèpenso al cornetto
che lasciavi sbocconcellato
e a quelle briciole di te
che seguivo fino alla fine
del tuo odore.
Succede che
nello scorrere la libreria
rimetto i segnalibri
dove tu avevi le linguette
e leggo le tue pause
sfogliando le curiosità
che avevano acceso
i tuoi occhi sparpagliati.
Succede che
nell’aprire gli usci
delle mie stanze vuote
cammino sulle tue tracce
invisibili a chi non conosce
il percorso della tua anima
e ritrovo il cantuccio
dove ti eri nascosta nuda
per farmi impazzire.
Succede che
parlo ancora il tuo ridere
deliziosa eco argentina
respiro sempre il tuo gemere
picco di delizia sublime
avvito ancora il mio silenzio
alla tua ombra diamantina
graffio sempre il mio desiderio
fra gli spigoli della tua assenza.
Succede.
E sono sorsi di ambrosia.
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