Le parole che non ti ho detto
mi rotolano addosso
sono insieme giostra di venti
e fila tortuosa alle pendici del forse.
Le parole che non ti ho detto
sono scritte in lingue arcaiche
navigano mari e irridono tempeste
scagliano frecce al cuore del tempo.
Le parole che non ti ho detto
sono io - sei tu - siamo noi - perduti
in un labirinto di urla scomposte
ammucchiate in un cestino di stelle.
Le parole che non ti ho detto
sono ogni centimetro di pelle
ogni maledetto centimetro di pelle
che era fuoco e più del fuoco.
Le parole che non ti ho detto
sono vocabolario di Calliope
sprofondate in civiltà sepolte,
annegate negli abissi di Atlantide.
Le parole che non ti ho detto
sono il mio rosario del dolore
abitano nel Regno di Utopia
sono chiavistelli del Paradiso.
Le parole che non ti ho detto
mi rincorrono ogni giorno
marchi di fuoco sulle spalle
avidi sorvoli di avvoltoi affamati.
Le parole che non ti ho detto
sono megafono degli angeli
le porterò in viaggio sottobraccio
e ne farò tappeto di rose.
Le parole che non ti ho detto
hanno casa in una bottiglia
la corrente le porterà a riva
in un domani già passato.
E tu ripeterai per sempre
le parole che non ti ho detto
fanne giaciglio, arca, eden,
fanne costellazione perenne,
fanne ghiaccio, rovi, bocca
fanne rosse bolle di sapone
e fuochi d’artificio per infiammarci
in fragorose esplosioni d’eternità.
(*) Dal film di Nicholas Sparks
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