24 aprile 2018

Monopoli: Contrade 2.0



In questi giorni di campagna elettorale ogni candidato cerca di spendere il suo carisma per attirare i consensi nelle contrade, bacino storicamente decisivo per far pendere le sorti dell’una o dell’altra parte in lizza. Finora gli esiti elettorali dai tempi dell’occupazione del potere democristiana, sono stati decisi da uno scambio più o meno tacito di favori: il voto per una concessione, un’accelerazione di disbrigo pratica, una sistemazione di strada ecc... Il mondo ha girato sempre in quel verso e ciò viene accettato da entrambe le parti con reciproca soddisfazione, poiché, prima o poi, qualcosa da chiedere capita sempre. E’ quello che si chiama comunemente sistema clientelare. Ovviamente nessuno ha interesse ad una crescita culturale, ad un cambio di passo che chiarisca i concetti di diritti da una parte e di equità della Pubblica Amministrazione dall’altra. Ma i tempi stanno cambiando e la prepotente ascesa sul palcoscenico di ultime generazioni con le loro (anche) contraddittorie dimostrazioni di presenza deve stimolare a scompaginare questi vetusti schemi antidemocratici. Monopoli reclama il suo diritto ad essere considerata (permettetemi l’abuso linguistico), non centrostoricocentrica, ma orientata verso uno sviluppo armonioso che faccia delle Contrade (congiuntamente al rilancio del borgo murattiano) il fulcro sul quale puntare il compasso del futuro della città. Mi permetto perciò di avanzare qualche proposta destinata principalmente alla coalizione di centrosinistra.

- I cittadini residenti devono sentirsi sempre più “parte” del paese; quindi vanno bene i presidi fissi propaggini degli uffici comunali, ma occorre pensare anche a insediamenti congiunti del Corpo Forestale e Vigili Urbani;

- Potenziamento dei servizi: illuminazione delle strade, erogazione di acqua e gas. Occorre facilitare ai richiedenti gli allacci necessari alle reti di distribuzione disponibili riducendo al minimo i costi e i permessi necessari; potenziamento ed estensione dei percorsi dei trasporti pubblici;

- Realizzazione, dove sia possibile, di piste ciclabili con indicazioni turistiche per informare della presenza delle nostre storiche masserie da visitare;

- Sviluppo delle infrastrutture digitali. E’ scandaloso che ancora ci siano zone non coperte dalla rete internet. Se i gestori non ci arrivano, il Comune stipuli convenzioni con le reti-ponte gestite da privati a tariffe concorrenziali con i principali operatori;

- Strettamente connesse all’accesso alla Rete andrebbe considerata la realizzazione di luoghi pubblici di connessione: penso a Internet Point e biblioteche multimediali in modo da dare ai residenti, in special modo ai ragazzi, opportunità di studio e/o ludiche senza necessità di spostarsi in Centro;

- Le contrade devono “vivere” tutto l’anno non solo nei periodi delle sagre e delle feste parrocchiali; leggo di un progetto di tendostruttura in via San Marco da utilizzarsi per attività sportive e di spettacolo. Sarebbe scandaloso se si decidesse di realizzarla invece (o insieme) in agro?

Insomma Monopoli che è il settimo comune per estensione e il quarto per popolazione della provincia di Bari, con questi interventi, diventerebbe una comunità più “vicina”, meno dispersa: compito dell’amministrazione “abbracciare” simbolicamente i suoi cittadini ridestando valori d'identità e solidarietà fondamentali della nostra tradizione.

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