23.6.25

Pasoliniana



Sotto le suole
terra assetata s’aggrinza
e l’anima biancheggia,
trucioli di foglie esauste
scovano refoli da azzannare.

Un silenzio antico
alza un sipario desueto,
neri contadini sciamavano
unti d’amore per le zolle
e donne di frontiera
cantavano al vento.

Falso progresso ci ammalia
il predominio del marcio
il turpiloquio del potere
l’abominio sui bambini,
ci abbandona financo
la percezione di esistere.

Campi gibbuti
come pensieri adunchi
rarefavano l’aria
di stoppia e fumo.

Ahi! il tempo uncinato
nei vicoli incisi di tufo
immersi negli odori
stagnanti saggezza.

E tu bambino di ieri
raggi dorati
sulla schiena del paese
seduto su gradini
addentati di sogni
puntavi dita verso il cielo.

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