24.1.25

Il bar delle briciole



Dopo tanti anni
sono tornato in quel bar
dove ci rubavamo gli sguardi
e le dita si sfioravano
su tazzine compiacenti.

Avevamo poco tempo,
sempre poco, maledetto tempo,
ma che importava,
se ci attendeva il “per sempre”.

Un caffè decaffeinato per te,
il mio cappuccino,
ed il malizioso cornetto
diviso in due baci.

Che bizzarro quel bar
dove ci guardavano tutti,
ma non c’era nessuno.

Che teatro quel bar
dove ci ignoravano tutti,
ma era pieno di occhi.

Andavamo via
con le briciole addosso
che ci rammentavano
per tutto il giorno
di esserci amati lì,
in quel bar
sotto il tavolino
tra i benpensanti.

Dopo tanti anni
sono tornato in quel bar.
Ma non c’era più il bar,
nè le tazzine,
nè le briciole.
La gente aveva altro da fare.

Non c’eri più neanche tu
anche se,
guardando meglio,
ti baciavo ancora.

1 commento:

  1. Neruda scriverebbe:
    “È così breve l'amore e così lungo l'oblio”

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